mercoledì 17 maggio 2017

GRANDE MOSTRA IN ARRIVO DEDICATA A ELENA REDE

A Milano, tra poco una grande mostra 
dedicata al lavoro di Elena Rede

Nel prestigioso spazio della Fondazione Luciana Matalon di Milano, il prossimo 6 giugno, verrà ospitato un importante evento dedicato al lavoro dell'artista italiana Elena Rede. 

A un palmo da terra, 2017, olio minerale su tela
Nei vari ambiti del suo lavoro (pittura, scultura, oreficeria e gioielli) è possibile apprezzare una costante fondamentale: l’urgenza della bellezza. Una nuova figurazione, quella che la contraddistingue sin dagli esordi,specchio delle fratture di un mondo che è il riflesso di quello di oggi. Un' arte intima, fusione di passato e presente,cristallizzata attraverso le resine, forgiata dal fuoco nei bronzi, plasmata con i pigmenti minerali, graffiata dagli ossidi, scolpita nel marmo o martellata sulla lamiera di rame. Appare, chiara e costante, la ricerca delle proprietà della materia come mezzo per giungere ad una dimensione “filosofica”: “strapazza i metalli, le pietre e da ogni materiale vuol cavarne l';essenza”, così l’amico e noto artista Armodio definisce il lavoro di Elena Rede cogliendo a pieno questo aspetto.

Artista poliedrica, eclettica e raffinata, Elena Rede concentra la sua ricerca su corpi, frammenti di corpi di uomini, donne e destrieri, pretesti figurativi che si collocano in una dimensione atemporale, in uno spazio mentale altro dove prima sembrano dissolversi e poi ricomporsi. A questo proposito, “quello che colpisce nel lavoro di Elena Rede -secondo l’artista Luca Alinari - è che l'autore non completa mai l'immagine che sta costruendo. Anzi, spesso la figura in questione viene evocata da particolari isolati, lasciati a mezz’aria. […] Forse la magia di questo lavoro deriva proprio dalla sua apparente incompletezza, dal suo senso di incompiuto. Forse, però, Elena non ha lasciato niente di incompiuto. Forse, invece, Elena non vuole dipingere corpi femminili o cavalli. Piuttosto l’evocazione di un cavallo, l’idea di un corpo. 
Idee, dunque. Idee e non cose. Ecco l'affascinante qualità mentale di queste opere.”



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